Donzelli (FdI): "In Toscana è emergenza mafia gialla. Politica inadeguata e distratta, serve l'aiuto dell'Esercito"
"A Prato, Firenze e in generale in Toscana siamo in piena emergenza mafia gialla. Qui si è insediato il cuore economico e di potere della malavita cinese anche per colpa della leggerezza di banche e amministratori pubblici". Lo sostiene Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana, all'indomani dell'incendio di Firenze e dopo aver appreso la notizia della confisca da parte della Guardia di Finanza di 1,8 milioni di euro con il coinvolgimento di un'azienda tessile intestata ad un cittadino cinese residente a Prato.
"L'incendio di ieri a Brozzi è inquietante - dichiara Donzelli - e il silenzio e l'assenza delle Istituzioni politiche fiorentine e toscane dimostrano tutta la loro inadeguatezza".
"E quella di oggi - ricorda Donzelli - seppur gravissima è soltanto ad un'appendice dell'indagine che ha coinvolto 262 persone sul traffico illecito di denaro verso la Cina con imputazioni che vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso al riciclaggio".
"Servono provvedimenti emergenziali, con controlli a tappeto e magari l'aiuto dell'Esercito - prosegue Donzelli - occorrono serie verifiche bancarie e leggi che limitino i trasferimenti di denaro con i Money Transfer".
"La vicenda di oggi parla di un imprenditore cinese che in due anni ha evaso, spedendo in Cina, 4,8 milioni di euro - attacca Donzelli - chi spedisce denaro contante all'estero tramite questi canali - conclude il capogruppo di FdI - deve dimostrare come è venuto in possesso di quel denaro"
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